Chiesa di San Niccolò al Carmine

Transverberazione di S.Teresa

GIUSEPPE MARIA COLLIGNON (1778 - ?) 1825

Il dipinto, il primo della parete sinistra della chiesa, racconta la trasverberazione di Santa Teresa d’Avila, una delle più celebri Sante carmelitane, che nella sua autobiografia narra la visione estatica più sconvolgente della sua vita: “Vedevo accanto a me, alla mia sinistra, un angelo in forma umana. Nelle sue mani vidi una lunga lancia d’oro e in cima alla punta di ferro mi parve di scorgere una lingua di fuoco. Con questa mi trapassò il cuore più volte così che mi penetrò nelle fibre più profonde. Quando estrasse la lancia, sentii come se con essa me ne avesse strappati dei lembi. E mi lasciò tutta infiammata da un grande amore di Dio”. (Teresa, Vita, cap. XXIX, par. 12-13) Consapevole delle immense sofferenze che le procurerà la trafittura, Teresa volge gli occhi alla Sacra Famiglia e, in cerca di un sostegno, assume un’espressione di dolore ma anche di beatitudine. Lo sguardo di partecipazione della Santa durante la trasverberazione è infatti il segno della profonda unione a Cristo da parte di Teresa, che vuole condividere le pene sofferte da Gesù durante la sua Passione. Lo spettatore si sente rapito dall’estasi della Santa, grazie alla forza trascinante della rappresentazione mistica, concitata, turbolenta, che è un ponte capace di trasportare il fedele verso Dio e muoverlo ad una vita virtuosa. Ad . . .

  • Colignon G.M., Transverberazione di S. Teresa d’Avila con Sacra Famiglia e San Giovanni della Croce, 1825.