Basilica di San Domenico

Cappella delle Volte

La Cappella della Volte, detta anche dei Miracoli, è il punto di partenza per iniziare a conoscere la figura di Santa Caterina.

In questo spazio sopraelevato rispetto al resto della navata, in cui si riunivano in preghiera le terziarie domenicane (o mantellate) Caterina visse gran parte della sua straordinaria esperienza mistica.

È in questa cappella che, giovanissima, vestì l’abito del Terz’Ordine di San Domenico, divenendo così ella stessa  mantellata, decisa a consacrare la sua intera esistenza a Dio. È ancora qui che la Santa, ritirata in preghiera, veniva colta da frequenti estasi, durante le quali era solita appoggiarsi al pilastro ottagonale posto sul lato aperto della cappella. Dai continui colloqui con Gesù Cristo avvenuti proprio in questo luogo e trascritti fedelmente dai suoi discepoli, scaturiscono i Dialoghi della Divina Provvidenza, la sua opera dottrinale più importante.

Entrando nella cappella e voltandosi a sinistra, si osserva il dipinto raffigurante Santa Caterina e una devota, di Andrea Vanni. Si tratta di un affresco situato in origine sulla parete adiacente, in angolo con la chiesa, staccato e trasportato nell’attuale collocazione nel 1667. L’eccezionale importanza di questa pittura risiede nel fatto che essa fu realizzata quando Caterina era ancora in vita: essa è dunque ritenuta a buon diritto la sua ‘vera imago’, ossia un . . .

  • Cappella delle Volte
  • Andrea Vanni, Santa Caterina e una devota, sec. XIV.
  • Crescenzio Gambarelli, Santa Caterina dona le vesti a Gesù sotto le sembianze di un pellegrino, 1602.
  • Crescenzio Gambarelli, Gesù restituisce a Caterina la crocetta, 1602.
  • Crescenzio Gambarelli, Santa Caterina recita l’uffizio in compagnia di Gesù, 1602.
  • Crescenzio Gambarelli, Morte di Santa Caterina, 1602.
  • Deifebo Burbarini, Apparizione di Santa Caterina a Santa Rosa da Lima, sec. XVII.
  • Mattia Preti, Canonizzazione di Santa Caterina, 1672-1673.